MACULELÊ
LA LEGGENDA
La leggenda di Maculelê racconta di un guerriero che dovette affrontare da solo una intera tribù di guerrieri. Secondo la leggenda In un primo momento Maculelè fu sconfitto e ucciso e poi resuscitato grazie ad una magia. Quando Maculelê si rinsavì riuscì a sconfiggere da solo la tribù di guerrieri utilizzando solamente due bastoni. Legate a questa leggenda esistono due versioni, una africana e una indios.
STORIA ORGANIZZAZIONE E CONTAMINAZIONI
La storia Maculelê ci porta nel Brasile del colonialismo europeo a c.a. la metà del 1700.
Si diceva che gli schiavi praticassero nelle piantagioni di canna da zucchero questa particolarissima danza già dal 1757. All'inizio de XX secolo, si racconta anche che per un periodo furono usati al posto dei bastoni due grossi coltelli (facão).
Negli anni '30 del 1900 molte danze e molte tradizioni cominciarono a scomparire e questo stava accadendo anche per il Maculelê. Negli anni ’40 del 1900 però, nello stato di Bahia (BR) a Santo Amaro, un maestro conosciuto come Mestre Popò, cominciò a riportare in luce il Maculelê riorganizzandone la pratica. Da quel momento alcuni elementi fondamentali identificano il Maculelê tradizionale, come ad esempio l'utilizzo di strumenti musicali manufatti come la Atabaque e la Agogô, e ancora il suo ritmo chiamato Congo, i suoi passi di base e la coreografia che racconta appunto la storia del leggendario Maculelê. In seguito, come accadde anche per la Capoeira, il Maculelê subì varie contaminazioni. Dalla presentazione della coreografia all'inserimento di passi non tradizionali o movimenti che identificano altre danze e/o culture popolari, talvolta simili e talvolta totalmente differenti dal Maculelê. Parlando di contaminazioni della danza originaria e tradizionale, nel mondo della Capoeira ad esempio viene proposto anche una forma ludica del Maculelê che si sviluppa in un gioco d'improvvisazione all'interno di una Roda.